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04.05.2025

Agile Software Cycle: non è solo "fare sprint", è sopravvivere al cambiamento

Agile non è un insieme rigido di pratiche come sprint o stand-up meeting, né un framework specifico come Scrum. È una mentalità dinamica, focalizzata sul valore prodotto per utenti e team. In questo articolo esploriamo i principi del ciclo Agile, dalla pianificazione leggera al miglioramento basato sui dati, evidenziando come un vero approccio Agile trasformi l’incertezza in opportunità di evoluzione.

Scritto da:
Gabriele Palumbo

Gabriele Palumbo

Head of Marketing
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Agile non è (solo) Scrum

Quando dici "Agile", pensi a stand-up meeting, sprint, retrospective? Bene, ma attenzione: quelli sono eventi di Scrum, non l'essenza di Agile. Agile è il cappello. Un insieme di valori e principi per affrontare la complessità, non una checklist da seguire. Agile non è una metodologia, è una mentalità. Non è il fine, ma il mezzo.

I framework (Scrum, Kanban, XP...) sono strumenti. Da usare se aiutano, da cambiare se servono. Agile è più vicino al concetto di "allenamento continuo" che a quello di "manuale d'istruzioni". Ed è proprio questa elasticità a renderlo così utile in contesti in continua evoluzione.

I 4 verbi chiave dell'Agile Software Cycle

1. Pianifica leggero
Non servono 300 slide. Serve una visione e un primo passo. L'obiettivo non è pianificare ogni dettaglio, ma saper reagire al cambiamento senza perdere il focus.

2. Costruisci qualcosa di reale
Meno prototipi teorici, più valore tangibile. Agile punta a rilasci frequenti, che generano feedback veri e guidano le scelte successive.

3. Impara dai dati, non dalle ipotesi
Ogni ciclo agile è un esperimento. E come ogni esperimento, va misurato. I dati degli utenti sono il vero asset per migliorare.

4. Adatta senza drammi
Se qualcosa non funziona, cambialo. Se funziona, verifica che sia ancora rilevante. In Agile, l'adattamento è sistematico, non un'eccezione.

Il ciclo Agile: più evolutivo che iterativo

Molti rappresentano l'Agile Software Cycle come un cerchio: Plan ➔ Build ➔ Test ➔ Deploy.

Ciclo Agile Software

In quanto ciclo iterativo, implica automaticamente che venga ripetuto, anche se non viene detto esplicitamente. Detto ciò, funziona come prima approssimazione, ma non restituisce la realtà.

Il ciclo Agile vero è: Impara ➔ Cambia ➔ Migliora ➔ Ripeti.

È un percorso dinamico. Vivo. A volte caotico, ma sempre orientato a massimizzare il valore.

Da notare che qui, invece, viene esplicitato il “Ripeti” per sottolineare la natura non lineare e continua del miglioramento.

  1. Impara. Dai dati degli utenti, dal feedback, dai problemi riscontrati nel ciclo precedente.
  2. Cambia. Il codice, il processo, le priorità, il team, il modo di lavorare… ciò che serve.
  3. Migliora. L’esperienza utente, l’efficienza, la qualità del prodotto, la collaborazione.
  4. Ripeti. Non “rifai da capo”, ma rilancia il ciclo, partendo da ciò che hai appreso.

Impara Cambia Migliora Ripeti Remix

È utili esplicitare che si tratta di un meta-ciclo che guida sia l’evoluzione del software sia l’evoluzione del team e del modo di lavorare.

Agile è sopravvivenza strutturata

Nel mondo reale:

  • i requisiti cambiano prima che tu apra Jira,
  • i contesti evolvono ogni mese,
  • le roadmap sono promesse da riscrivere.

In questo scenario, Agile non è un'opzione. È l'unico approccio sostenibile. Non perché sia perfetto, ma perché è progettato per essere imperfetto e adattivo. Come il mondo in cui operiamo.

Agile non è solo eventi, è cultura

Nei contenuti di Agile Italia e in molte community italiane, emerge un punto fondamentale: non confondere Scrum con Agile. Scrum è un framework, Agile è il mindset che lo rende efficace. Puoi fare Scrum in modo non Agile, e puoi essere Agile senza Scrum.

Chi fa davvero Agile:

  • integra principi come feedback continuo, valore incrementale, collaborazione cross-funzionale;
  • adatta i framework alla propria realtà, senza dogmatismi;
  • educa il team e l'organizzazione a vivere l'incertezza come occasione di miglioramento.

Il metodo Sensei: Agile con i piedi per terra

In Sensei applichiamo Agile per risolvere problemi reali, non per aderire a una moda.

Facciamo Agile perché:

  • il software deve funzionare oggi e adattarsi domani;
  • i team devono cooperare davvero, non solo lavorare in parallelo;
  • i processi devono evolvere mentre vivono, non solo prima di partire.

Nessun dogma. Nessuna religione di processo.
Solo il desiderio di costruire valore reale, iterazione dopo iterazione.

Vuoi fare Agile o sembrare Agile?

Agile non è avere la lavagna piena di post-it. Non è chiamare "retro" una riunione di sfogo. Non è usare Jira invece di Excel.

Agile è:

  • accettare che il cambiamento è la regola;
  • progettare processi che imparano;
  • liberare i team dal micromanagement;
  • mettere il cliente al centro, davvero.

Se vuoi fare Agile inizia dalle persone. Dai valori. Dai dati. E chiediti: come possiamo migliorare oggi, con quello che abbiamo?

In sintesi

Agile non è la risposta definitiva. È il miglior modo per trovarla, un esperimento alla volta.

Se ti serve un partner che non ti imponga il framework di moda, ma ti aiuti a costruire quello giusto per te, contattaci e parliamone. In Sensei trasformiamo mindset in risultati.

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